Settore tessile e competività in Campania, Lombardia, Toscana e Veneto

PPiano formativo CITex: Competitività per le Imprese Tessili (AVS/024B/16)

Finito di scrivere a febbraio 2018, il report analizza, nella prima parte, l’andamento del settore tessile in Italia negli ultimi anni, evidenziando alcuni aspetti che potrebbero segnalare una ripresa o un consolidamento della competitività delle imprese tessili.

La medesima analisi si svolge, nella seconda parte del report, concentrandosi sui dati di settore rilevati nelle quattro regioni coinvolte nel Piano formativo (Lombardia, Veneto, Toscana e Campania).

Da uno sguardo d’insieme, le regioni analizzate presentano condizioni molto diverse fra loro. Sicuramente, pesa sul loro andamento la collocazione geografica, relegando la Campania nelle condizioni di difficoltà peculiari al Mezzogiorno d’Italia. Tuttavia, le difficoltà in cui si è trovata la regione hanno favorito una dinamica evolutiva molto più vivace rispetto a quella che troviamo nelle altre tre regioni per quanto riguarda l’occupazione nel settore tessile, le esportazioni e l’incremento di personale per le attività di ricerca e sviluppo. Tuttavia, tale vivacità non si riscontra in altri parametri regionali. La disoccupazione, ad esempio, ha un andamento radicalmente differente fra quello abbastanza positivo o, quanto meno in recupero, delle regioni del Centro-Nord e la situazione drammatica della Campania. Lo stesso vale per i NEET, con un’incidenza altissima in Campania e molto più bassa nelle altre tre regioni.

Preoccupanti anche i dati riferiti ad istruzione e formazione rispetto ai quali la Campania risulta sempre nelle posizioni peggiori mentre Lombardia, Veneto e Toscana mantengono posizioni nella media, se non addirittura estremamente positive. E la situazione non cambia per il credito alle imprese che, anche in questo caso, è molto più penalizzante per le imprese della regione meridionale.

L’analisi si focalizza anche sulla spesa intramuraria in Ricerca e Sviluppo delle imprese nelle quattro regioni. Il quadro che si delinea fa percepire una dinamica vivace nelle regioni del Centro-Sud, contro una certa staticità delle regioni del Nord, le quali, tuttavia, partono da posizioni più vantaggiose.

L’analisi consente di concludere che, sicuramente, vanno incrementate istruzione e formazione, che ancora vedono delle condizioni di sofferenza; va migliorato o rivisto il sistema di finanziamento alle imprese medio-piccole e sicuramente va colmato un ritardo nella ricerca che rende difficile l’innovazione dei processi produttivi per le piccole e medie imprese.

In appendice al rapporto, infine, sono riportati i dati per comparto del settore Tessile – Abbigliamento – Calzature (codici Ateco 13, 14 e 15).

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