Il Quaderno si intitola: “L’orario di lavoro nella trasformazione produttiva e antropologica degli anni Venti”.
Mentre si affronta, nel nostro paese come in tutto il pianeta, la tempesta del “Coronavirus”, appare ancora più attuale la riflessione generale che, fin dagli inizi di gennaio di quest’anno, abbiamo pensato di proporre sul tema dell’orario di lavoro.
Proprio quando tutto sembra essersi fermato, si riscopre, infatti, il valore del tempo e si sperimentano e accellerano nuovi paradigmi produttivi e antropologici.
 
Il Working Paper, di fronte all’obbligata “esplosione” delle forme di telelavoro e di lavoro agile/domiciliare come risposta all’emergenza sanitaria, umana, sociale, produttiva ed economica della pandemia, riprende e rinnova riflessioni di lungo periodo sulla gestione, individuale e collettiva, dell’orario.
 
Un contributo a più voci in cui i testi di Gianluca Bianco, Ettore Innocenti, Marco Lai, Francesco Lauria, Andrea Mone, Gabriele Olini, si affiancano ad un significativo intervento, fino ad ora inedito, di Pierre Carniti e alla pubblicazione di un documento ancora  prezioso: la proposta della Cisl per una nuova gestione del tempo di lavoro e la riduzione degli orari (Gennaio 1998).